Fantasmi e Spiriti del Giappone

A novembre sono stata alla mostra intitolata “FANTASMI E SPIRITI DEL GIAPPONE” presso lo spazio espositivo di TENOHA MILANO.

Fantasmi e Spiriti del Giappone

Si tratta di una mostra immersiva, sugli Yokai dei Giappone e quindi spiriti, fantasmi, creature magiche e del folclore giapponese. L’idea può sembrare simile a quella visitata in primavera scorsa alla Villa Reale di Monza. La differenza sta nel fatto che in quella, i disegni erano per lo più creati dal pennello dei grandi maestri del Mondo Fluttuate, da Hokusai a Kuniyoshi, racconti e illustrazioni della storia e mitologia giapponese…

Questa mostra invece prende spunto dalle leggende del Giappone trascritte e raccolte da Lafcadio Hearn, un giornalista e scrittore irlandese, naturalizzato giapponese, vissuto a cavallo tra l’800 e il ‘900 che fece per il folclore giapponese quel che per noi europei avevano fatto i Fratelli Grimm.

I racconti e i miti, sono stati splendidamente illustrati dall’artista francese Bejamin Lacombe, che ha realizzato diverse tavole da cui prende spunto un percorso che si snoda su uno spazio di 1100 mq con oltre 10 stanze a tema che sviluppano le storie e i disegni in modo da creare una sorta di sogno narrante. Un viaggio nel mondo degli spiriti oltre il ponte rosso… Chi ama i disegni di Miyazaki, troverà diversi personaggi dei suoi film di animazione, dai Kodama, agli spiriti della foresta… 

Yuki Onna

Yuki Onna, o Donna delle Nevi è una creatura ultraterrena dalle sembianze di una bellissima donna che appare agli sfortunati viandanti che si trovano in viaggio attraverso dei boschi durante una tempesta di neve. Indossa un chimono bianco e la sua stessa pelle così bianca e quasi trasparente la rende pressoché invisibile agli umani, ma coloro che la riescono a vedere sanno che stanno per morire. In questo disegno la vediamo oltre il ponte rosso, dove già troviamo i Kodama, che come ho già spiegato in un vecchio post sono spiriti della foresta che a seconda delle intenzioni del viaggiatore lo aiutano a raggiungere la meta o lo conducono a perdersi. 

Si narra che una volta questa creatura trovando un giovane perso nella tempesta ne abbia avuto pietà, e non lo abbia ucciso. Gli appare e gli fa giurare di non dire mai a nessuno di averla vista e di essere sopravvissuto. Il giovane promette, e si salva. Tempo dopo incontra una bellissima fanciulla, si innamora e si sposa. Con lei ha dei figli e ormai vecchio le confida la sua avventura di tanto tempo fa nella neve, quando era sfuggito alla Yuki Onna. La moglie si rivela perciò: lei stessa è la donna delle nevi che lo aveva risparmiato tanto tempo fa. Lo lascia perché aveva tradito la sua promessa, e gli fa giurare di prendersi cura dei figli.

Ikiryo
Fantasmi e Spiriti del Giappone: Ikiryo

La seconda storia parla di uno spettro di aspetto femminile, terribile a vedersi, che perseguitava il più bravo assistente di un negozio di porcellana, a causa della moglie del proprietario che viveva in perenne ansia di essere tradita, ingannata… La sua paura, il suo rancore avevano creato perciò un’ombra di lei nel negozio: si dice che se si nutre un rancore, o una paura, tutta o parte dell’anima di una persona viva, lascia il suo corpo per trasferirsi presso la vittima da tormentare, o un luogo che si vorrebbe presidiare. Ikiryo è il nome di questa creatura manifestazione sovrannaturale che è espressione di una patologia, di un disturbo psicologico.

Il ragazzo che disegnava i Gatti
Fantasmi e Spiriti del Giappone: Gatti

Nella nostra cultura la Metamorfosi è un momento di passaggio nella vita di una creatura dalla sua forma acerba a quella matura, pensiamo al bruco e alla farfalla. In Giappone è un concetto molto più creativo poiché può essere inteso non solo per tramutare forme, ma anche per crearne a partire da un concetto o un disegno. E’ il caso della storia del Ragazzo che disegnava Gatti

Si tratta di un giovane monaco con la passione per il disegno dei gatti. Questo suo curioso passatempo lo salva dall’aggressione di un pericoloso ratto mostruoso poiché i suoi disegni di gatti tracciati di giorno prendono vita di notte e lo uccidono… Al suo risveglio il ragazzo troverà i gatti disegnati con le bocche sporche di sangue dal momento che hanno ucciso.

Rokurokubi

Rokurokubi è uno Yokai che di giorno sembra un essere umano normale, e di notte la testa si stacca dal collo per volare alla ricerca di prede.
Questo personaggio c’è anche nel film d’animazione di Miyazaki: il Castello errante di Owl…

Sogno di un giorno d’estate

La storia del pescatore Urashima Taro ci dimostra che non sempre è possibile comprendere quel che ci accade, e che quando abbiamo degli incontri con esseri sovrannaturali, abbiamo l’opportunità di grandi esperienze e grandi doni, ma come sempre c’è un prezzo da pagare…

Fantasmi e Spiriti del Giappone: Urashima Taro
Stupenda poi la spuma del mare, così simile alla grande onda di Hokusai.

Il giovane pescatore Urashima ha catturato una tartaruga nella sua rete, ma impietosito per la creatura decide di liberarla, anche perché le tartarughe sono considerate sacre dal momento che possono vivere anche oltre 100 anni. 

Le acque del mare si aprono come nel mito biblico e appaiono pesci di varie forme, e il Dio Drago Marino, che colpito dalla sua buona azione, gli concede in sposa la figlia. I due vivono in un’isola ai confini del mare dove tutto è blu come l’interno madreperlaceo delle conchiglie. Ma dopo alcuni anni Urashima sente la nostalgia di casa sua, soprattutto vorrebbe rivedere i genitori e rassicurarli che sta bene ed è felice. La sua sposa allora gli dona una scatoletta che servirà per riportarlo a casa sua e poi indietro ancora con lei. Ma non dovrà mai per nessun motivo riaprire la scatola.

Urashima torna a casa sua e trova tutto cambiato perché nel frattempo sono passati 400 anni e i suoi genitori sono morti. Allora temendo che quel che sta accadendo sia un maleficio prodotto dalla scatoletta chiusa decide di aprirla. In pochi istanti invecchia anch’egli di 400 anni e muore. 

Jiu Roku Zakura
Ciliegio in fiore

In un distretto della provincia di Iyo, c’è un ciliegio antichissimo che si chiama Jiu Roku Zakura, che significa Ciliegio del sedicesimo giorno, perché ogni anno fiorisce il sedicesimo giorno del primo mese e solo in quel giorno. Poiché coincide con il grande freddo questo fatto è assai straordinario, e c’è una storia straordinaria che lo spiega. 

Il ciliegio si trovava in ordine nel giardino di un samurai, e di solito sbocciava  nel periodo consueto ovvero ad aprile. L’albero era antico e il samurai aveva giocato sotto le sue fronde fin da bambino e anche suo padre e suo nonno. Perciò la famiglia del samurai era legata da molto tempo a questo straordinario albero. Purtroppo un giorno l’albero seccò, e non diede più né foglie né fiori. 

Il samurai ne fu molto rattristato. 

I Vicini di casa gli regalarono un nuovo ciliegio, e lo piantarono nel suo giardino, ma il samurai non smetteva di essere triste. 

E così un giorno, era il sedicesimo del primo mese, andò davanti all’albero e disse: ” Ora degnati, ti supplico, di fiorire ancora una volta, perché io morirò al posto tuo.

Detto ciò compì il gesto estremo del Harakiri.

Jiu Roku Zakura

Il suo fantasma entrò nell’albero e lo fece sbocciare. E ogni anno fiorisce ancora, sempre nel sedicesimo giorno del primo mese dell’anno.

Jiu Roku Zakura

Ai piedi dell’albero è posta la spada del samurai e una poesia:

Infuria la tempesta nella notte

e sussurra “il fiore sboccia e cade senza indugio, 

precedendo coloro che esitano”.

Nella cultura orientale la vita del singolo ha valore in funzione del tutto di cui fa parte, e il sacrificio di uno può salvare la vita di un altro o di molti.

La storia di Ito Norisuke

Ito Norisuke era un samurai molto giovane e intelligente, dedito alla letteratura, ma povero. Una sera passeggiando da solo aveva incontrato una giovane ragazza, e preoccupandosi che lei fosse sola all’imbrunire l’aveva accompagnata fino a casa. La giovane era una domestica di una nobile famiglia, e quando Ito era infine giunto con lei alla casa, era stato invitato ad entrare per conoscere la giovane padrona, che in verità lo stava aspettando, poiché era innamorata di lui.

Ito Norisuke

La foto che avevo fatto alla mostra non era venuta bene dal momento che il vetro sopra aveva fatto da specchio, perciò ho fotografato l’immagine dal libro che poi ho acquistato… troppo bella la scena del ponte sull’acqua dove fioriscono i fiori di loro. Da notare l’effetto quasi fotografico dei fiori in primo piano sono sfuocati perché il focus è sul samurai e lo spirito della donna.

Fantasmi e Spiriti del Giappone

Il giovane era onesto e non voleva approfittare del cuore della giovane fanciulla, ma appena la vide non potè sottrarsi all’amore che li legava, e i due si sposarono la sera stessa. 

Il giovane era come stregato da un incantesimo, ma ad un certo punto chiese chi fosse la nobile famiglia e il nome della sua sposa. La famiglia era antichissima e risaliva a diversi secoli addietro. La sua sposa era in realtà un fantasma, e tutta la casa, il banchetto nuziale, gli altri servi e la sua sposa erano un sogno del passato. Ma non di meno sempre di più si sentiva legato a lei dall’amore.

“Dimmi, mia amata, quando hai desiderato per la prima volta di avermi per marito?”

“Mio sposo, ti vidi per la prima volta al tempio di Ishiyama, e da allora la mia vita è cambiata per sempre, ma tu non puoi ricordarlo, perché l’incontro non è avvenuto nella tua vita attuale, ma tanto, tanto tempo fa. 

Da allora sei passato attraverso molte vite, e hai avuto molti corpi, io invece sono rimasta la stessa, perché grande era il mio desiderio di rincontrarti. “

Fantasmi e Spiriti del Giappone

La sposa donò quindi al samurai una pietra porta inchiostro decorata curiosamente.

I due sposi al sorgere del sole dovevano separarsi e mai più rivedersi per dieci anni a venire…

Il giovane samurai si consumò a tal punto d’amore, che in dieci anni deperì e infine morì. Ma prima di morire venne a trovarlo la giovane domestica che aveva incontrato quella sera, per avvisarlo che la sua sposa lo stava aspettando…Venne seppellito con la scatolina donatagli dalla sua sposa.

L’amore è l’unica cosa che supera il tempo. Questa vita è solo una maschera temporanea, ma il legame tra due anime sopravvive a tutte maschere.

Kitsune
Fantasmi e Spiriti del Giappone: Kitsune

Un personaggio che abbiamo già incontrato è la Volpe magica, o Kitsune, spesso prende le sembianze di giovani avvenenti fanciulle, e possono anche sposarsi e avere figli con i comuni mortali, donando così loro poteri speciali…

Nella mostra che avevamo visto a Monza l’avevo già spiegata: le volpi magiche sono le ancelle di Inari, il Kami scintoista della fertilità, dell’agricoltura e del riso. 

Fantasmi e Spiriti del Giappone

Molto interessante questa confusione tra aspetto umano e aspetto di animali che permea la mitologia giapponese, sembra sempre suggerire che tutta la forma della nostra vita terrena sia una maschera… sia un’apparenza, e non vi sia perciò differenza tra un essere e un altro, dato che sono tutte maschere. Quello che conta sono le anime dietro alle maschere, e quelle sono eterne, possono viaggiare attraverso molte vite per rincontrarsi o per assolvere ad un compito, o un obiettivo.

Bejamin Lacombe

Alla fine della mostra c’è una stanza dove si possono vedere molti schizzi originali dell’artista Benjamin Lacombe, e si può vedere la sua intervista in cui spiega come è nato questo progetto, da cosa ha preso ispirazione nel disegno dei personaggi, che colori usa… 

Molto, molto bello che al mondo esista una persona che ha realizzato il sogno di diventare disegnatore di storie, favole, sogni e lo faccia così bene, ed è anche molto bella l’idea di realizzare un percorso narrativo attraverso le sue illustrazioni creando delle stanze dove i suoi personaggi, i suoi ambienti, le sue creature magiche prendono vita, un luogo attraverso cui camminare per sognare da svegli.

La mostra mi è piaciuta così tanto che ho DOVUTO acquistare i suoi due libri: non riuscivo a decidermi quale fosse più bello…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *