Vacanze in Toscana: Roselle

Poco lontano da Grosseto, in posizione sopraelevata rispetto alla pianura, su uno dei tanti colli che punteggiano la campagna vicino a Buriano, troviamo un sito archeologico Etrusco-Romano: Roselle.

La città fu costruita dagli Etruschi intorno al VII secolo a.C. Nel 294 a.C. fu conquistata dai Romani , e nel corso del I secolo d.C. subì notevoli cambiamenti dato che vennero costruiti numerosi edifici e monumenti in aggiunta ai preesistenti grazie agli investimenti di famiglie locali influenti e facoltose.

Restano visibili i pavimenti realizzati a mosaico o con piastre di marmo policrome.

Con la decadenza dell’impero la città si spopolò. Molti edifici vennero riconvertiti ad usi diversi, dato che le pietre venivano utilizzate per la costruzione di chiese e altri palazzi. Perciò adesso troviamo soprattutto i pavimenti delle case e degli edifici di culto.

Nel 1138 il Papa Innocenzo III decretò lo spostamento della diocesi nella vicina città di Grosseto e la città venne definitivamente abbandonata.

Vista dalla collina di Roselle

Per secoli il sito archeologico fu abbandonato e gradualmente la natura tornò a ricoprire la collina. Le piante si occuparono di proteggere i resti dei fasti romani. Solo qualche letterato inglese del XIX secolo la visitò affascinato dall’aspetto misterioso e guidato dal gusto della scoperta della campagna toscana.

Solo dagli anni ’60 il sito venne restaurato e valorizzato. Le statue che vediamo nel sito sono copie, le originali si trovano al Museo Archeologico di Grosseto.

Particolarmente interessante è anche l’anfiteatro di forma ellittica, decorato con delle pietre di forma cubica disposte in modo da creare delle piastrelle a rombi.

Visitando il sito si sale sopra la collina. Per tornare alla biglietteria si scende lungo una scala attraverso il bosco e si arriva all’esterno delle mura di cinta della città. Sono impressionanti poiché formate da pietre di dimensioni enormi. Stupisce pensando alla tecnologia che potevano avere gli Etruschi e poi i Romani.

Sicuramente son servite a tener fuori dalla città i cinghiali che abbondano in Maremma.
Prima di scendere dalla scala e vedere queste mura avevo immaginato una scena tragicomica: la gente che andava a teatro e sul più bello irrompevano in scena i cinghiali e tutti si ammassavano a scappare!
Purtroppo non son bastate agli Etruschi per difendersi dai Romani, visto che come riporta Tito Livio:

“L’esercito fu trasferito nel territorio di Roselle e qui non solo furono devastate le campagne, ma fu anche espugnata la città; più di duemila uomini furono fatti prigionieri, un po’ meno furono uccisi intorno alle mura.”

Hanno un che di epico pertanto queste mura, e incutono rispetto.

Ho scelto la musica che i Pink Floyd hanno suonato a Pompei per il Reel dedicato a questo sito:

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