Cattedrali della Natura

Quando sono sotto le alte fronde degli alberi mi sembra di camminare tra le navate di una chiesa. Ma forse è vero il contrario, le colonne delle chiese, soprattutto quelle gotiche, ci riportano alle foreste sacre dei Druidi, e io sento una sacralità uguale quando mi perdo nelle Cattedrali della Natura.

Un anno fa nella domenica delle Palme siamo andati al Parco di Monza ma facendo la strada in bici lungo l’argine del canale Villoresi. E anche io ho colto il mio ramoscello di ulivo, e altri assaggi di primavera ma solo con la telecamera: 

Avete mai notato che quando arriva la primavera il sole fa brillare le gemme verdi come fossero pietre preziose? Come si può restare indifferenti a tanta bellezza?

Cattedrali della Natura

Al parco di Monza si vedono i ciliegi in fiore, e altri alberi particolari perché hanno i fiori verdi

Passeggiando sotto gli alberi, in sentieri nascosti e schivi, si vedono scorci che sembrano quadri di maestri impressionisti… e cattedrali degli Elfi silvani.

Cattedrali della Natura
Cattedrali della Natura

Proprio di fronte alla villa reale, non dalla parte dell’incrocio con la strada, ma dalla parte verso il parco, c’è un gruppo di alberi molto belli, poiché hanno i rami reclinati verso il basso, si tratta di un gruppo di faggi piangenti. Essi formano un ambiente nascosto dall’esterno, magico, con rami contorti e tronchi nodosi e fantastici da scalare… i bambini possono inventarsi avventure incredibili a cavalcioni di questi tronchi.

Cattedrali della Natura
Cattedrali della Natura

Rami fitti e contorti creano una sorta di rete sotto il cielo. Una cupola immensa poiché questo cerchio di faggi ha i rami che si intrecciano l’un l’altro.

Oggi sono ancora spogli… Bisognerà tornare tra qualche mese, e allora vedremo un luogo fuori dal mondo, dove immaginare di essere nel Bosco Atro, la foresta più estesa e piena di pericoli del Mondo del Signore degli Anelli.

E sui prati ovunque cespugli di Non ti scordar di me, che creano nuvole azzurre nel mare di erba che fluttua con il vento.

Non ti scordar di me

Queste foto sono di un anno fa, e oggi ancora è così. Eppure sempre la Primavera ci riempie di stupore, come se la vedessimo per la prima volta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *