Arte: il linguaggio universale

L’Arte è sempre stata il linguaggio universale, comprensibile a tutti i popoli, infatti vengono a vedere le nostre bellezze in Italia turisti da tutto il mondo, e la musica classica europea è suonata in tutto il mondo…

Questo disegno è nato nella mia mente l’anno scorso, quando lessi la notizia che a Vicenza la compagnia di Ballo Ucraina aveva dovuto cancellare la programmazione del noto balletto “Il lago dei Cigni”  del compositore russo Tcajkovskii, in seguito lessi anche che in diverse città dell’Ucraina erano state abbattute le statue del poeta e scrittore russo Puskin, e sempre l’anno scorso tre violiniste russe erano state escluse dal concorso internazionale “Lipizer” di Gorizia a causa della guerra in Ucraina…

Rimango mortificata e avvilita leggendo queste notizie, perché l’Arte è l’unica cosa in grado di unire i popoli, in grado di costruire comprensione, empatia, ammirazione… è la forma di creazione umana che ci rende più vicini al divino… e ora voler combattere questa orribile guerra anche su questo campo, che è per definizione avulso dalle logiche di potere e prepotenza mi sembra un annichilire lo spirito dell’Uomo. E’ assurdo come se a causa del nazismo noi avessimo bandito dalle sale di concerto e dai nostri cuori Mozar e Beethoveen … Il Nulla di cui parlava la Storia Infinita sta ingoiando tutte le cose belle e meravigliose del Regno di Fantasia.

La chiesa d'oriente

Come ho già scritto tempo fa, amo molto il balletto classico, soprattutto gli autori russi: Tcajkovskii, Stravinskii, Prokof’ev…

Perciò il mio grido prende la forma di questo sogno notturno: l’ambientazione del Lago dei Cigni, ma i due ballerini sono Romeo e Giulietta, e sullo sfondo il simbolo di Mosca, la chiesa di San Basilio, un po’ modificata con il frontone del Cristo Risorto che si trova sulla chiesa di San Pietroburgo.

Le fiamme stanno iniziando a divorare il lembo del disegno e tutto questo sarà cancellato e dimenticato, come lacrime nella pioggia. 

Non lo posso sopportare: non bastava l’ignoranza, l’inettitudine dilagante, il materialismo, la prepotenza, la rapacità di questo mondo che abbiamo costruito. Ora vogliamo accelerare questo processo di desertificazione intellettuale con la scusa della Guerra? E renderci ancora più inumani?

Romeo e Giulietta sono morti a causa di un odio scellerato tra due famiglie Capuleti e Montecchi, di Verona. Ciascuna delle due parti aveva ragioni “fondate” per nutrire quell’odio… e condusse alla distruzione di una cosa così bella come l’amore tra due giovani. Forse se gli autori e gli artisti avevano narrato e interpretato questa storia, c’era un motivo, un insegnamento…

E invece no: continuiamo a creare divisioni, e a combatterci, e adesso distruggiamo persino i pochi sacerdoti del Bene del Bello e del Vero.

Arte il linguaggio universale: fuori dalla Confort zone

Temevo molto la pittura su carta, come vi ho già detto… Perchè non si può sbagliare. 

Ma un vecchio detto cinese dice “Tutte le cose sono difficili prima di essere facili“.

Ultimamente ho fatto diversi disegni su carta colorati un po’ con matite un po’ con acquerelli: la difficoltà si impara a gestirla, e anzi diventa una sfida. Bisogna sempre porsi degli obiettivi leggermente più alti delle proprie capacità e uscire dalla comfort zone.

Perciò anche questo disegno è colorato con matite e acquerelli e china blu. Una novità la China Blu. Spettacolare. 

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