Collages e Arteterapia

 Parliamo di collages, ovvero l’arte di utilizzare ritagli di riviste, giornali, carte da regalo o disegni propri ricombinandoli in modo da creare un soggetto totalmente distinto dalla foto o soggetto da cui sono stati estrapolati. I Collage sono una tecnica di indagine dell’anima utilizzati ad esempio in Arteterapia.

Avevo acquistato anni fa un libro che ne parlava: mi affascinava il fatto che l’arte potesse curare l’anima, potesse aiutare a risolvere nodi del passato che ancora ci feriscono, o semplicemente aiutare a restare in contatto con la nostra parte irrazionale, e un po’ bambina. 

I bambini infatti non a caso disegnano molto nella prima infanzia. Poi succede qualcosa che li porta a vergognarsi, se non intraprendono esattamente il percorso formativo artistico, e smettono di disegnare, insoddisfatti del fatto di non riuscire a creare disegni realistici. E così si perde un importante strumento di autoguarigione, riflessione, meditazione…
Oggi vediamo una delle tecniche proposte dall’autrice per connettersi appunto con il proprio io.

Disegnare, dipingere… non è un’attività solo per artisti, in realtà come dicevo, in altri post più vecchi, è una meditazione dentro di sè, e conduce a scoprire e portar fuori da sè pensieri, emozioni, attitudini…

L’arte intesa come ascolto di sè, mettersi in contatto con il proprio spirito, lasciare che la nostra anima ci comunichi qualcosa attraverso le nostre mani, attraverso quel che disegniamo, o manualmente creiamo, diventare Oracolo di se stessi, è una attività che tutti dovremmo fare per stare bene, un po’ come praticare lo yoga...

Un esercizio interessante, alla portata di tutti, anche chi non si considera capace di disegnare, è la creazione di collages. Questo l’ho creato l’anno scorso:

Collage: il Leopardo sotto il mobile

Come si fa?

L’arte dei collages consiste nel ritagliare e accostare diverse immagini, prese da riviste, e incollarle su un supporto cartaceo o come preferite (alcuni potrebbero provare a usare questa tecnica per decorare scatole, oggetti…) 

Si inizia sfogliando riviste varie, e selezionando le immagini che colpiscono, senza avere in testa un’idea precisa, spesso. Il semplice gioco di ritagliare e accostare immagini fa scaturire l’idea, che poi piano piano prende forma man mano che provate appoggiando i ritagli. State seduti nel silenzio, e sperimentate uno stato di coscienza particolare: uscite da voi stessi, siete nel mondo delle idee… le immagini vi parlano e trovate il tema, diventate più selettivi nel scegliere le immagini e cercate qualcosa di preciso…

Di queste immagini mi era piaciuto il leopardo e il mobile d’oro innanzitutto…

Sono immagini di riviste molto vecchie, alcune risalgono addirittura agli anni ’90… Avevo sempre avuto l’idea di non gettare le immagini che potevano dare un’idea… e ne ho un faldone dove le tengo riposte, non ricordo esattamente tutte, alcune si…

Questa tecnica mi piace molto quando non ho esattamente voglia di disegnare, ma mi piace molto il processo mentale con cui tiro fuori un’idea sfogliando le immagini. 

Dopo aver fotografato il mio collage l’ho importato nel programma Procreate, che permette di rilavorare l’immagine sull’IPad  mediante la penna. In questo programma si possono usare moltissimi tipi di pennino, penna, matita, pennello… oltre a tutti i colori ovviamente… Ho cancellato le piccole imperfezioni e aggiungendo dettagli in primo piano al tronco secco e i baffi del leopardo.

Con questa tecnica tutti possono provare ad esprimersi, e raccontare una storia, un’emozione, un’idea…

E questi sono altri collages che ho realizzato anni fa…

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