Vita

Si può raccontare la vita tramite una serie di dipinti? Questi sette dipinti sono stati realizzati per una persona speciale, che me li ha commissionati per la sua ultima casa, una bellissima villa in una dimora d’epoca in Brianza. Probabilmente il testamento spirituale di questa persona.

Mi contattò un giorno nel lontano 2004 un signore che aveva da poco acquistato una porzione di una villa ‘epoca. La scala d’ingresso aveva delle nicchie vuote che probabilmente un tempo ospitavano dei dipinti, e lui voleva popolarle con una nuova serie di dipinti che fossero un po’ la ricapitolazione dei principi fondanti della sua vita: l’intelligenza, la creatività, la ricerca…

Le dimensione delle nicchie da popolare mi posero davanti al problema di realizzare dipinti di grandi dimensioni, e anche i soggetti che mi richiedeva, mi imposero di studiare e cercare e trovare le soluzioni per rappresentare i soggetti che voleva. Perciò non solo fu una grandissima soddisfazione essere contattata perché i miei dipinti erano piaciuti, ma anche fu un periodo di confronto con una persona estremamente colta e creativa, che non aveva dubbi che qualsiasi soggetto si potesse rendere visibile e manifesto mediante la mia arte, tutto stava nel discutere assieme i temi e le ambientazioni dei dipinti.

Partimmo dal dipinto più grande che si incontrava salendo le scale per entrare in casa…

Ingresso

Vita: le colonne portanti della vita ragione e istinto
Ingresso
La ragione e dell’istinto come colonne portanti della vita di un uomo.
L’arco di sinistra ha un’organizzazione delle piante e degli animali più ordinata e razionale, mentre l’arco di destra è più caotico e passionale.
Collezione privata
Spazio dell’opera: 234 x 160 cm
Anno di esecuzione: ottobre 2005 
Elementi: colori acrilici, pigmenti puri, terre e foglia oro zecchino.

L’ingresso della villa veniva trasformato in un ingresso spirituale alla vita tramite le due colonne portanti: la Ragione (la colonna di sinistra) e l’istinto (la colonna di destra). Il Leone e i Pesci erano i simboli zodiacali dei due padroni di casa, il sentiero di luce frammentata in sassolini che conduce dal sole all’acqua mi venne in mente per via dei sassolini bianchi che costituivano il pavimento del sentiero davanti alla villa.

Il secondo e il terzo dipinto erano invece dedicati alla notte e al giorno:

La Notte, i Sogni, le Illusioni

la Notte, il Sogno, le illusioni
La notte
Sogni, degli Incubi e delle Speranze che animano la nostra vita.
La visione della Notte è uno stagno dove vivono i sogni e le illusioni dell’uomo:
L’illusione che il male possa essere identificato con un unico principio, con un unico artefice.
L’illusione del bene assoluto, incontaminato.
L’illusione della bellezza irraggiungibile.
L’illusione che il riflesso della luna sia una sfera tangibile…
L’unica cosa vera è paradossalmente la statua, che è un po’ la rappresentazione dell’uomo, che fa del suo meglio per districarsi tra le varie vanità della vita, 
e che riesce a trovare conforto dalla speranza che esista un’entità benigna che protegge e veglia.
Collezione privata
Spazio dell’opera: 234 x 160 cm
Anno di esecuzione: ottobre 2005 
Elementi: colori acrilici, pigmenti puri, terre e foglia oro zecchino.

Il Giorno, la Ragione, la Realizzazione

Il giorno, la realizzazione, l'intelligenza
Il giorno
Realizzazione, Sorte, Intelligenza.
L’Elefante e l’Asino sono i due animali complementari che rappresentano un po’ le due forze che ci guidano nel corso della vita: 
l’Elefante è l’animale che trova sempre la strada di casa, che ha la memoria. Per cui l’Elefante rappresenta la ricerca di noi stessi, 
quello che ci ricorda sempre che dobbiamo andare al fondo della nostra anima, che dobbiamo “tornare alle nostre origini”.
Contrapposto all’Elefante c’è l’Asino, l’animale che cammina senza sapere dove va: la ruota del destino lo porta ma lui non sa dove arriva.
La volontà, l’identità, la ricerca di se stessi contro il Fato e il cammino verso mete incerte ed inesplorate, la totale assenza di “identità”.
Collezione privata
Spazio dell’opera: 234 x 160 cm
Anno di esecuzione: ottobre 2005 
Elementi: colori acrilici, pigmenti puri, terre e foglia oro zecchino.

Infine vi sono i quattro quadri delle nicchie più piccole

Cosa è l’Uomo

Albero antropomorfo 
Spazio dell’opera: 99 x 125 cm
Anno di esecuzione: gennaio 2006 
Elementi: colori acrilici, pigmenti puri, terre e foglia oro zecchino.

Il giardino della gioia
Una villa immersa in un immaginario giardino, 
dove il lontano ed il vicino sono concetti diversi da quello che ci si aspetta, dove sono grandi le cose che normalmente non si notano: la farfalla ed il colibrì, e sono preziose come i tesori e le gemme nascoste; dove il cammino che conduce alla casa parte dal petalo di un fiore fatto di luce e di colore: intelligenza e passione sono all’origine di ogni strada che conduce ad un risultato.
Collezione privata
Spazio dell’opera: 99 x 125 cm
Anno di esecuzione: marzo 2006 
Elementi: colori acrilici, pigmenti puri, terre e foglia oro zecchino.

La città del futuro
Una città multietnica del futuro.
Cupole di chiese russe, e moschee, torri medievali austere ed altre fiabesche, l’arco romano, arte precolombiana, grattacieli moderni e strutture verticali prese dalle forme dei cristalli naturali… 
ed al centro della città un elemento nuovo: un grande uovo d’oro, simbolo di origine ed inizio, che sintetizza le varie cupole delle diverse religioni.
Collezione privata
Spazio dell’opera: 99 x 125 cm
Anno di esecuzione: giugno 2006 
Elementi: colori acrilici, pigmenti puri, terre e foglia oro zecchino e foglia argento.

Finestre su un altro mondo
Il mondo interiore ed il mondo fisico.
Se si pensa al nostro corpo come un edificio che contiene la nostra anima, queste strutture complesse e assurde sono i nostri schemi mentali,  con i quali cerchiamo di spiegarci e dare un senso al mondo fisico, il mondo dell’esperienza.  L’assurdità di questa vista è determinata proprio dall’architettura costruita, senza di essa il mondo che si vede dalle finestre possiede la sua unità e bellezza, 
e invece proprio i nostri schemi mentali ci confondono e tutto ci appare inspiegabile e inaspettato.
Collezione privata
Spazio dell’opera: 99 x 125 cm
Anno di esecuzione: giugno 2006 
Elementi: colori acrilici, pigmenti puri, terre e foglia oro zecchino e foglia argento.

Ringrazio sempre questa esperienza e chi mi ha fatto da mentore in questi anni durante la realizzazione di questi sette dipinti: sono stati gli anni in cui sono diventata la pittrice che sono, perché ho dovuto imparare e risolvere tanti problemi e ho disegnato così tanti soggetti e situazioni esaudendo le richieste di un committente esigente e molto preparato, che mi hanno forgiato davvero non solo tecnicamente, ma anche nella scoperta che la pittura era un linguaggio per dire delle cose, per raccontare una storia per ringraziare, per pregare, e non per fuggire altrove, anzi per ricordarsi di sé e lasciar traccia di sé.

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