La Dea

Io sono la Dea, e la Dea è in Me

Autoritratto a matita

Questo disegno è nato dopo il “Gatto nero” , perché volevo riprendere meglio il volto della Dea.

Perciò ho ripreso un mio vecchio ritratto di qualche anno fa. L’idea era di fare una Dea che avesse un po’ le mie sembianze. Che fosse la mia ispirazione quotidiana.

Osservando il mio disegno mi sono accorta che gli occhi non erano uguali, quello di sinistra guarda al presente, quello di destra sta pensando ad altro.
Così ho pensato di riprendere questa dualità: io sono sempre divisa tra il “QUI e ORA” e il luogo dei “MIEI PENSIERI”

Volevo che il volto rappresentasse questa dualità: uno lineare e solare e l’altro più segreto e combattuto. Perciò sul lato sinistro i capelli sono come i rami dell’albero, ovvero linee armoniose che tendono verso la luce. La luce provenendo da sinistra colora di toni caldi la metà del volto. Invece sul lato di destra c’è l’ombra e i toni dell’azzurro e del blu, e i capelli sono come le radici dei miei alberi della vita, si avvolgono in se stessi, come una spirale, come una meditazione in se stessi.

Ho dipinto lo sfondo con gli acquerelli, lasciando invece l’incarnato colorato con le matite in modo che la pelle sembrasse un opale. E in basso al centro un fuoco: il chakra del Cuore, come il Sacro Cuore di Gesù che è il simbolo dell’amore e della compassione. La Madre Celeste mi insegna ogni giorno ad esserlo.

Lavorare sulla carta mi mette ansia, perché non si può ritoccare indefinitamente e non si può tornare indietro, ma sentivo che ancora non era finito. Così ho importato la foto nel programma di Procreate e ho proseguito il lavoro lì.

Ho corretto tutti i piccoli errori e sbavature che solo l’autore conosce, e ho aumentato l’ombreggiatura in blu su lato di destra. Oltre ho fatto il riflesso della luce sui capelli

La Dea finita

Io sono la Dea e la Dea è in me.

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